Le farò da padre (also known as I'll Take Her Like a Father and Bambina) is a 1974 Italian comedy film directed by Alberto Lattuada.[1] It is the debut-title of Teresa Ann Savoy.[2] The film was filmed in Apulia.[3]
I suoi compagni, a cominciare dal padre Halvar, sono caratterizzati come omaccioni assai bonari ed abbastanza ottusi, che rimangono puntualmente sorpresi dalle idee del ragazzino, le quali sono spesso accettate solo perché "lo ha detto il figlio del capo". Halvar, irsuto e forte, è molto geloso e attento nei confronti di Vicky, anche se lo fa con l'istinto protettivo del genitore, che molto spesso non necessariamente comprende appieno il talento del figlio.
Le far da padre Bambina (1974)
La nave comandata dal rude Halvar attracca a Flake; qui il capo vichingo trova Vicky alle prese con un lupo e, credendo il figlioletto un fifone, inizia a raccontare quanto lui era invece coraggioso alla sua età; la moglie Ylva continua però a preferire il cervello del figlio ai muscoli del marito. Per dimostrare quale tra queste due caratteristiche sia la preferibile, padre e figlio si sfidano: dovranno trasportare alcuni grandi massi su per la collina.Mentre Halvar inizia subito a fare avanti e indietro con le pietre in braccio Vicky si strofina il naso e trova presto il modo per vincere la gara: con la porta di casa si costruisce una catapulta improvvisata attaccata a due alberi e in quella maniera lancia tutte le pietre a destinazione. Come ricompensa il bambino chiede di potere essere portato con i vichinghi sulla nave durante il viaggio seguente.
Per sfuggire a Swen Viki coordina i movimenti dei remi con il suono di un tamburo, ad un certo punto le navi di Swen cambiano rotta e il pericolo sembra passato. Il giorno dopo Swen tende loro un agguato, questa volta Viki dice al padre di lanciare delle frecce infuocate contro le navi, il piano riesce e Viki con suo padre festeggiano andando su un'altalena.
Dopo mesi di riposo Halvar decide che è ora di riprendere il largo in cerca di nuove avventure, ma Vicky questa volta non pare essere interessato ad imbarcarsi con il padre e gli amici della ciurma: ha difatti solennemente promesso alla cara amica Ylvi di partecipare insieme a lei alla festa annuale che si tiene nel paese vicino. L'intero equipaggio, però, non ha proprio alcuna intenzione di andare per mare senza la presenza rassicurante dell'intelligente figlio del capo. Si mettono d'accordo così di 'catturarlo' con l'inganno; mentre sta correndo a caccia di farfalle assieme alla bambina, dopo vari tentativi infruttuosi riescono a metterlo dentro ad un sacco e a portarselo via con loro.Vicky si ritrova pertanto presto in mare con le vele aperte in direzione dell'Inghilterra; poco dopo viene intercettata una nave olandese i vichinghi si danno all'arrembaggio. Ma appena riempita la stiva col bottino ad Halvar giunge voce che nascosti nella nave europea ci sono alcuni ammalati di peste; terrorizzato fa immediatamente portare indietro tutti gli oggetti preziosi trafugati onde evitare un possibile contagio e si poi fugge a gambe levate. Si renderà conto troppo tardi che è stata tutta un'idea astutissima del figliolo in combutta con il capitano della nave europea il quale poi, come ringraziamento, promette al ragazzino di ricondurlo a Flake, dove lo attende fiduciosamente Ylvi: come promesso la sera della festa la passano assieme in compagnia.
A bordo d'un carrettino trainato da un asinello i due vichinghi travestiti riescono ad oltrepassare le porte della cittadina occupata dai Normanni; giunto davanti al capo nemico lo convince a farsi lucidare tutte le armi della guarnigione, così da renderle invincibili e splendenti d'un bel colore blu e rosso. All'interno dell'armeria sostituiscono allora tutte le armi vere con quelle finte di legno colorato: poi libera dalla prigione il padre col suo equipaggio.Il combattimento che ne segue non ha storia. I vichinghi riescono con gran facilità ad avere la meglio sui corpulenti ma sciocchi Normanni: la popolazione, liberata anch'essa dal giogo straniero, ringrazia sentitamente i vichinghi per avere cacciato gli invasori e fa riempire la loro nave di doni preziosi. Tutti possono così tornare sani e salvi verso casa.
Alvar combina un incontro per far sposare Faxe, ma per un equivoco Viki va al suo posto. Arrabbiato il padre della ragazza concede a Faxe un'ultima possibilità: se riuscirà a recuperare un gioiello in fondo al mare entro il tramonto Faxe potrà avere la mano della figlia. Per quanto ci provi Faxe è incapace di immergersi così Viki gli fa indossare una muta da palombaro utilizzando una botte, una canna e degli stivali di ferro. Faxe riesce nell'impresa, ma alla fine rinuncia a sposarsi perché ama troppo mangiare.
Nel viaggio di ritorno i vichinghi vengono ostacolati da una balena che li fa schiantare sulla costa. Viki si accorge che lì vicino c'è un'insenatura al cui interno c'è intrappolato un cucciolo di balena e convince il padre a salvarlo. Usando una gru rudimentale il piccolo si ricongiunge con il genitore e Viki fa amicizia con il cucciolo suonando il corno. All'improvviso compare Swen che li insegue, per sbarazzarsi di loro Viki dirige la nave su uno stretto attirando con il corno anche le balene. Ad un certo punto la balena affiora dall'acqua sollevando la nave si Swen mettendolo fuori gioco.
Viki parte alla ricerca dei suoi amici viaggiando nei mari polari, nel frattempo i vichinghi approdano sulla terraferma, ma Alvar è disperato per la scomparsa di Viki e a nulla valgono i tentativi della ciurma di tirargli su il morale. Alla fine Viki trova delle tracce e riesce a ricongiungersi con suo padre.
Alvar e Baltak si contendono ogni anno il titolo di Capo dei Capi costruendo un uomo di paglia nella piazza del proprio villaggio: il primo che riesce a far bruciare il manichino avversario vince. Baltak attacca per primo e si affida alla mira di Olaf in grado di centrare obiettivi a grande distanza, ma la presenza di Ylvi manda all'aria il piano. Viki decide di aiutare il padre ed utilizza gli scudi di ferro per riflettere la luce del sole in un punto unico sull'uomo di paglia di Baltak dandogli fuoco. Dopo venti anni Alvar riesce finalmente a vincere la sfida, ma i suoi uomini lo prendono in giro dicendogli che non vincerà mai contro sua moglie.
Viki, Ylvi e Ylva sono partiti per un campeggio di due giorni, quando Snorre avvisa Halvar che nelle vicinanze si aggira un orso pericoloso. Preoccupato per la sua famiglia Halvar si mette in viaggio per catturare l'orso, ma una volta trovato se lo lascia scappare. Ad un certo punto Halvar trova i suoi familiari, ma Ylva lo caccia via esortando a fare il suo dovere. Il giorno dopo Viki decide di aiutare suo padre e cattura l'orso con una gabbia di legno adescandolo prima con un richiamo e poi con il cibo. Viki impedisce a suo padre di uccidere l'orso e fa in modo di liberarlo in un luogo abbastanza distante dal villaggio.
Viki ha gli orecchioni e Halvar se la prende con lui dicendogli che un vero uomo non si lamenta mai. Il giorno dopo Halvar scopre di essere stato contagiato, ma non vuole che nessuno lo sappia perché è troppo orgoglioso. Sentendo che Viki sta meglio viene a sapere che la sua pronta guarigione è merito di un'erba medicinale e così va a cercarla nella foresta. Intanto Viki capisce di aver contagiato suo padre e lo trova mentre sta mangiando le erbe. Viki aiuta suo padre con la scusa di prevenire gli orecchioni, tuttavia Halvar mangia così tanta erba che il giorno dopo è a letto con l'indigestione.
Durante gli allenamenti di lotta Urobe si fa male e viene portato a casa. La ciurma discute sull'accaduto e si mette d'accordo per mandare Urobe in pensione. Nel frattempo Sven porta la nave dei vichinghi al largo inducendo tutti a partire su una piccola barca per recuperare la nave. Urobe però li ferma dicendo di ricordarsi che una cosa simile era già accaduta in passato a causa del padre di Sven e così Viki escogita un piano. Urobe assieme ai dei manichini somiglianti al resto della ciurma va a recuperare la nave facendo venire allo scoperto Sven che inizia a razziare il villaggio, mentre tutti gli abitanti si mettono al sicuro sui monti. Nel frattempo Snorre e Tjure si impossessano della nave di Sven ed iniziano a remare per portarla in mare aperto; quando i pirati se ne accorgono cercano di fermarla al molo. Halvar viene fuori dal suo nascondiglio e si fa beffe di Sven per poi buttarlo in mare. Sven con la sua ciurma inseguono la nave a nuoto e i vichinghi riconoscono che con la sua esperienza Urobe ha salvato il villaggio, quindi decidono di non mandarlo in pensione.
Viki e gli altri si fermano in un porto per far compere, mentre corre Viki si imbatte in una bambina di nome Françoise che è inseguita da uomini cattivi. Con l'aiuto della ciurma Françoise è salva, ma solo una volta arrivati sulla nave attraccata si scopre che lei è una principessa, mentre gli altri discutono Françoise scioglie gli ormeggi e la nave viene spinta via dalla corrente lasciando a terra i soldati. Françoise crea disagi sul ponte dando fastidio ai vichinghi, ma Viki è sicuro che una volta visto il mare la principessa vorrà tornare a casa, ma questo non avviene perché il mare che la principessa ha visto in un libro è diverso da quello reale perché non ci sono i pesci. Viki fa costruire una specie di sottomarino con una botte e si immerge in acqua per fare vedere i pesci alla principessa. Nel frattempo le guardie del castello a bordo delle loro navi da guerra ingaggiano una lotta con i vichinghi e solo quando Viki e Françoise risalgono in superficie l'equivoco viene chiarito.
Halvar decide di assaltare il grande castello di un'isola, ma una volta arrivati non trovano nessuno. C'è solo un messaggio che parla della presenza dei fantasmi in quel luogo abbandonato, ma nessuno ci crede e i vichinghi decidono di rimanere. Nel cuore della notte i fantasmi fanno una fugace comparsa e le provviste spariscono. Sospettoso Viki decide di tendere una trappola ed in seguito alla cattura di un bambino si scopre che gli abitanti si fingono fantasmi perché un commerciante ha sparso la voce che in quell'isola ci sono enormi ricchezze. Per aiutare la popolazione Viki va ad Hora e qui inscena con suo padre come protagonista una storia dell'orrore che fa scappare tutti quelli presenti nella locanda in modo da spargere la voce che ci sono i fantasmi. Quando Halvar, Snorre e Tjure si rendono conto che la loro reputazione è compromessa cercano di tornare indietro per dire a tutti la verità, ma il resto della ciurma glielo impedisce. 2ff7e9595c
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